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E’ stato pubblicato da FederlegnoArredo la guida all’utilizzo del tappo in sughero per il vino spumante. Un testo utile sia per gli addetti ai lavori sia per tutti gli interessati al mondo dell’enologia, che grazie a questa lettura potranno conoscere ogni dettaglio del fondamentale processo di imbottigliamento.
Per raggiungere e mantenere i livelli di eccellenza dei nostri vini spumanti serve un prodotto di qualità, ma anche una conservazione in bottiglia garantita mediante corrette operazioni di imbottigliamento e tappatura. Anche un solo vizio in una qualunque di queste componenti può compromettere seriamente il comportamento dello spumante in bottiglia, vanificando il sapiente lavoro dell’enologo. Seguono, alcuni estratti di questo preziosissimo manuale; per poterlo visionare nella sua versione completa dovrete visitare direttamente il sito di FederlegnoArredo
SCARICA DA FEDERLEGNOARREDONei tappatori specifici per tappi a fungo, le ganasce devono essere, possibilmente, di tipo conico o tronco-conico e devono essere mantenute in condizioni perfette di igiene e di integrità. I piani di appoggio e di scorrimento devono essere integri, mentre le superfici di contatto con il tappo devono essere non usurate, a bassissima rugosità superficiale, prive di rigature e sbrecciature, anche di modesta entità. Inoltre, è consigliabile l’utilizzo di ganasce che necessitano di lubrificazione limitata, per ridurre il rischio di contaminare tappi e bottiglie. Con gli appositi dispositivi preposti dal costruttore è necessario controllare il diametro di chiusura finale, che deve mantenersi entro valori compresi tra 15 e 16 mm.
Un altro importante controllo va eseguito sulla zona di appoggio della baga della bottiglia ai tasselli, la quale deve essere perfettamente piana per permettere alla molla di compensazione dei cilindri di scaricare lo sforzo su tutta la superfice della baga stessa. Gradienti di concentrazione di sforzo sarebbero pericolosi e critici e potrebbero generare microfratture del vetro. Ulteriori controlli devono essere eseguiti sulle molle di ritorno per la riapertura delle ganasce che non devono presentare fenomeni di snervamento, rotture o perdita di elasticità.
Negli istanti immediatamente successivi alla tappatura, Se inserito correttamente, il tappo deve presentarsi perfettamente verticale, in asse con la bottiglia e con il bordo di entrata della parte inferiore non slabbrato. I pochi secondi che intercorrono tra la tappatura e la gabbiettatura (pausa di rinvenimento) sono normalmente sufficienti per il recupero elastico del tappo, in modo che la parte introdotta nel collo della bottiglia possa iniziare ad assestarsi ed esercitare una forza radiale sufficiente a contrastarne l’ulteriore affondamento durante la gabbiettatura. Nell’operazione di gabbiettatura con il tappo di sughero, gli elementi da controllare in questa fase sono:
L’ulteriore affondamento del tappo nel collo della bottiglia, a seguito dell’applicazione della gabbietta, dipende da diversi parametri.
Quelli che tendono a opporsi, senza poterlo annullare, sono:
I parametri che, invece, tendono ad accentuare l’ulteriore introduzione del tappo in fase di gabbiettatura sono esattamente opposti a quelli sopra elencati.